In un precedente articolo abbiamo parlato della scleromousse ecoguidata e di come avesse migliorato le possibilità di trattamento della malattia varicosa. Gestione ambulatoriale della metodica senza ricorrere ad anestesia, ripetibilità, mininvasività e minimo impatto sulle attività lavorative, ne rappresentano certamente gli aspetti vincenti.
Scleroterapia ecoguidata: i vantaggi di una schiuma “fai da te”.
Abbiamo visto come la possibilità di produrre in modo rapido e facile una schiuma sclerosante partendo da un farmaco liquido, fornisse degli indubbi vantaggi rispetto alla scleroterapia classica. Due siringhe, un connettore, aria sterile e farmaco sclerosante gli ingredienti fondamentali. Una sapiente miscelatura del tutto con un movimento alternato di mani … e il gioco è fatto. Ecco pronta la schiuma in grado di chiudere le nostre varici in circa 72 ore. Il tutto, dunque, senza tagli ma con una semplice iniezione in un punto prescelto delle nostre vene, sulla base di valutazioni locali, diverse da paziente a paziente. L’importante è infatti distribuire al meglio la schiuma una volta iniettata e in questo ci aiuta il movimento naturale del sangue e alcune manovre esterne.
Quali i limiti di una schiuma classica?
Con il Metodo Tessari otteniamo certamente una mousse di buona qualità, facilmente riproducibile. Esistono tuttavia dei naturali limiti a questa metodica. Infatti, non possiamo iniettare oltre un certo quantitativo di prodotto, in quanto superiamo la capacità “neutralizzante” del nostro organismo. La schiuma così ottenuta è inoltre costituita da piccole bolle di dimensioni simili, ma non identiche. Questa naturale “dispersione” condiziona il tempo della sua permanenza all’interno della varice e quindi, in certe situazioni, anche l’efficacia della reazione infiammatoria innescata. Da ultimo non siamo in grado di produrre schiume con concentrazioni basse di farmaco. Questo in pratica ci impedisce di utilizzare la scleromousse nel trattamento delle piccole vene.
Un piccolo apparecchio nel futuro della scleromousse.
Come spesso accade una geniale innovazione tecnologica ha cambiato il nostro modo di produrre schiuma, allargando le indicazioni e le potenzialità della scleromousse ecoguidata. Una piccola centrifuga miscela in modo ottimale il farmaco liquido con aria sterile o con un mix di gas fisiologici. Agisce infatti secondo programmi preimpostati in grado di ottenere i risultati migliori in relazione al “cocktail” che si decide di produrre. Quindi una mousse più omogenea poiché costituita da bolle di dimensioni per lo più uguali. Con densità ottimale in quanto “caricata” magneticamente dal processo di centrifuga. Altro indiscutibile vantaggio una maggior stabilità della schiuma prodotta, in modo da poterla utilizzare più volte entro 15 minuti dalla sua preparazione.
"agitatore"
E allora? Non tutte le “agitazioni” producono guai.
La recente introduzione di questo piccolo “agitatore magnetico” ha letteralmente cambiato le prospettive terapeutiche della scleromousse ecoguidata. Una migliore stabilità significa, infatti, più tempo a disposizione per programmare l’iniezione del farmaco, anche in punti differenti. Maggiore efficacia terapeutica dello stesso per una permanenza più lunga all’interno dei vasi iniettati. Migliore visibilità ecografica e ai nuovi visualizzatori, legata alle sue caratteristiche fisiche. E ancora la possibilità di eseguire una scleromousse su vene piccole, riducendone il numero di trattamenti. Il domani potrebbe portare anche al superamento dei quantitativi massimi di schiuma iniettabili per seduta, grazie all’impiego dei gas fisiologici.
Autore Studio Flebologico Sella
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Solo impegno costante e amore per la professione medica, dagli anni della specializzazione presso l’Istituto di Chirurgia Vascolare e Angiologia dell’Università degli Studi di Milano, alle esperienze maturate in Italia e all’estero. La sintesi di questo vissuto oggi a Monza, mia città natale, dove affrontiamo, con tecniche mininvasive all’avanguardia, le innumerevoli problematiche correlate alle patologie vascolari, con particolare riguardo alla malattia venosa cronica, agli angiomi e al linfedema.